Un infortunio sul lavoro è sempre un evento di crisi per l’azienda, che porta con sé tutta una serie di conseguenze. La salute e sicurezza del lavoratore è stata messa a rischio, e per RSPP e datore di lavoro il confine tra obblighi e colpa è sottile. Capire dove arriva la propria responsabilità a livello legale non è semplice.
Sono molti i dubbi che possono arrivare in questi momenti. Hai fatto tutto il possibile per garantire la salute e sicurezza del lavoratore? Chi risponde dell'infortunio?
Facciamo chiarezza sulla responsabilità penale in caso di infortunio sul lavoro riprendendo le Sentenze della Cassazione e vediamo quanto può aiutarti un DVR efficace per la prevenzione dei lavoratori.
Per infortunio sul lavoro si intende ogni lesione che avviene per causa violenta in occasione di lavoro, che comporta un danno all’integrità psico-fisica del lavoratore.
Un infortunio sul lavoro oltre ad essere un evento grave per il danno umano è anche oneroso per l’azienda, perché comporta fermi operativi, costi imprevisti e ispezioni.
Il datore di lavoro è sempre responsabile in caso di infortunio di un lavoratore qualora non siano stati rispettati gli obblighi di salute e sicurezza, tranne in casi eccezionali derivanti da rischi al di fuori del suo controllo.
L’obbligo del datore di lavoro di garantire l’incolumità del lavoratore è esplicitato nella Carta di Nizza, dall’art. 32 della Costituzione, dall’ex. art. 2087 c.c. e dal D. Lgs. 81/08.
Il D. Lgs. 81/08 ci dice anche che la responsabilità penale per un infortunio sul lavoro può essere anche dei dirigenti, dell’RSPP, del preposto, del medico competente, ma anche di tante altre figure come i lavoratori autonomi o i fornitori.
Vediamo un esempio con la Sentenza 57937/2018 Cass. Pen. Sez IV.
Sentenza 57937/2018 Cass. Pen. Sez IVCaso: infortunio in fonderia per cedimento del meccanismo di tenuta della flangia In termini generali, sarà utile ricordare che, sulla base della normativa di settore e per giurisprudenza costante, è il datore di lavoro ad essere il primo destinatario del generale obbligo di sicurezza di cui all'art. 2087 cod. civ., in quanto garante dell'incolumità fisica dei prestatori di lavoro (Sez. 4, n. 4361 del 21 ottobre 2014, Ottino, Rv. 26320001); è sempre il datore di lavoro che è tenuto, a norma degli arti. 3 e 4 del d.lgs. 626/1994 (oggi meglio delineati dagli artt. 17 e 18 del d.lgs n. 81/2008), alla redazione del documento di valutazione dei rischi (Sez. 4, n. 45808 del 27 giugno 2017, Catrambone ed altro, Rv. 27107901), del piano operativo di sicurezza (Sez. 4, n. 31304 del 19 aprile 2013, Giorgi, Rv. 25595301), nonché alla nomina del responsabile del servizio di prevenzione e protezione (RSPP). [...] il conferimento a terzi della delega relativa alla redazione dei suddetti documenti non esonera il datore di lavoro dall'obbligo di verificarne l'adeguatezza e l'efficacia (Sez. 4, n. 27295 del 2 dicembre 2016, Furlan, Rv. 27035501; Sez. 4, n. 22147 del 11 febbraio 2016, Morini, Rv. 26685901). È inoltre sempre sul datore di lavoro che grava il fondamentale obbligo di formazione ed informazione dei lavoratori (Sez. 4, n. 39765 del 19 maggio 2015, Vallani, Rv. 26517801; Sez. 4, n. 21242 del 12 febbraio 2014, Nogherot, Rv. 25921901). |
Puoi conoscere a memoria il D. Lgs. 81/08, ma sai che la sua interpretazione pratica è un’altra cosa.
Abbiamo dedicato un webinar Risolvo all'analisi di questa e altre sentenze della Cassazione insieme all'avv. Monica Zanni di Studio Pacta Avvocati Associati, specializzata in compliance e modelli organizzativi ex D. Lgs. 231/2001 e in salute e sicurezza sul lavoro.
Scarica la registrazione e il pdf gratuito contenente le sentenze della Cassazione analizzate dall'avvocato, per fare luce su alcuni importanti casi reali con la guida di un’esperta legale.
Guarda le sentenze analizzate dall'esperta legale per conoscere i tuoi rischi
A volte puoi aver messo in atto tutte le misure di prevenzione e protezione, ma quando si tratta di persone può accadere l’imprevedibile.
Parliamo di comportamento abnorme. Per comportamento abnorme o imprevedibile del lavoratore si intendono quei casi in cui il datore di lavoro ha aderito a tutti gli obblighi in materia di salute e sicurezza, ma si verifica un infortunio a causa di un comportamento imprudente del lavoratore.
Questa situazione rappresenta un cosiddetto rischio eccentrico, e il datore di lavoro può considerarsi escluso dalla responsabilità solo se nella valutazione dei rischi ha previsto delle misure per gestire il rischio da comportamento imprudente.
Vediamo la Sentenza 12326/2024 Cass. Pen. Sez IV che riporta un caso di comportamento abnorme.
Sentenza 12326/2024 Cass. Pen. Sez IVCaso: infortunio in un silos durante piccole manutenzioni per utilizzo di scala di metallo non ancorata Secondo la giurisprudenza consolidata di questa Corte, il datore di lavoro, destinatario delle norme antinfortunistiche, è esonerato da responsabilità quando il comportamento del dipendente, rientrante nelle mansioni che gli sono proprie, sia abnorme, dovendo definirsi tale il comportamento imprudente. Perché la condotta colposa del lavoratore possa ritenersi abnorme e idonea a escludere il nesso di causalità tra la condotta del datore di lavoro e l'evento lesivo, è necessario non tanto che essa sia imprevedibile, quanto, piuttosto, che sia tale da attivare un rischio eccentrico o esorbitante dalla sfera di rischio governata dal soggetto titolare della posizione di garanzia (Sez. 4, n. 5794 del 26/01/2021, Chierichetti, Rv. 280914), [...] che questi abbia predisposto anche le cautele che sono finalizzate proprio alla disciplina e governo del rischio di comportamento imprudente, così che, solo in questo caso, l'evento verificatosi potrà essere ricondotto alla negligenza del lavoratore, piuttosto che al comportamento del garante (Sez. 4, n. 27871 del 20/03/2019, Simeone, Rv. 276242. |
La riduzione degli infortuni inizia da un Documento di Valutazione dei Rischi efficace.
Il DVR è molto più di un semplice documento cartaceo: è il cuore pulsante dell’azienda, da tenere aggiornato costantemente.
L’azienda è in continuo cambiamento, e ogni nuova mansione, area, attrezzatura o fase di lavoro può comportare un rischio per il lavoratore.
Un aggiornamento costante e sistematico del DVR è la chiave per un’azienda sicura:
➡️Anticipando i pericoli e organizzando la prevenzione in modo sistematico, si possono evitare molti infortuni sul lavoroIl DVR diventa un documento dinamico che riflette la reale situazione aziendale e considera in ogni momento tutti i rischi esistenti allo stato attuale. È un investimento nella sicurezza aziendale: più è preciso e aggiornato, più aiuta a creare consapevolezza interna, prevenire rischi, evitare fermi produttivi e sanzioni.
Un infortunio sul lavoro è sempre un evento drammatico che porta con sé delle conseguenze potenzialmente molto serie.
Prevenire gli infortuni e occuparsi del benessere dei lavoratori è alla base della sicurezza sul lavoro.
Spesso però è difficile interpretare gli articoli dell’81/08, e diventa necessario farsi guidare da esperti legali per sapere come proteggere i lavoratori e l’azienda.
Puoi contattarci per sapere come proteggere la tua azienda e i tuoi lavoratori.
Risolvo può supportarti per creare un DVR efficace e sempre aggiornato. Siamo anche partner di Studio Pacta Avvocati Associati, studio legale che ci aiuta a operare nel pieno rispetto della normativa.
Contattaci per ricevere supporto per la tua azienda