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Esenzione dall’obbligo di nomina del consulente ADR: D.M. 7 agosto 2023

Il 20 settembre 2023 sulla Gazzetta Ufficiale n. 220 è stato pubblicato il D.M. del 7 agosto 2023 relativo alla nomina del consulente ADR.

In particolare, il decreto regola i casi di esenzione dall’obbligo di nomina del consulente ADR come previsto dal paragrafo 1.8.3.2 dell’ADR, e abroga il D.M. del 4 luglio 2000.

In questo articolo vediamo chi deve nominare il consulente ADR, quali sono i casi di esenzione dalla nomina di questa figura e gli obblighi del datore di lavoro.

Chi è obbligato a nominare il consulente ADR?

Il consulente per la sicurezza dei trasporti di merci pericolose su strada (ADR) va nominato dalle aziende che effettuano il trasporto, l'imballaggio, il carico o il riempimento, lo scarico o la spedizione di merci pericolose.

Questa figura – che può essere interna o esterna all’azienda – facilita le operazioni di prevenzione dei rischi per l’uomo, i beni e l’ambiente e deve essere in possesso di certificazione rilasciata dal Dipartimento Trasporti Terrestri del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti.

Prima del 1 gennaio 2023 gli speditori non erano tenuti a nominare un consulente per la sicurezza. È importante quindi capire il proprio ruolo in questo processo.

D.M. 7 agosto 2023: quali sono i casi di esenzione dalla nomina del consulente ADR?

Il D.M. 7 agosto 2023 individua i casi specifici in cui le aziende di cui all’art. 2 del Decreto, esplicitate nel paragrafo precedente, sono esenti dalla nomina di un consulente ADR.

In particolare:

  • Casi di esenzione per natura del trasporto, limiti quantitativi o disposizioni speciali
  • Casi di esenzione per trasporti in colli
  • Casi di esenzione per spedizioni occasionali
  • Casi di esenzione per esclusione dal campo di applicazione (luogo di ricezione corrispondente alla destinazione finale)

Di seguito li vediamo nel dettaglio.

Casi di esenzione per natura del trasporto, limiti quantitativi o disposizioni speciali

Sono esentate dalla nomina del consulente ADR le aziende la cui attività implichi la spedizione, il trasporto oppure una o più delle attività correlate di imballaggio, carico, riempimento o scarico di merci pericolose, che:

  • Rientrano nei casi di esenzione previsti dall’ADR
  • Rispondono a un regime di esenzione per l’applicazione delle condizioni di trasporto di cui ai 3.3 (“Disposizioni speciali applicabili ad alcune materie e oggetti”), 3.4 (“Merci pericolose imballate in quantità limitate”) e 3.5 (“Merci pericolose imballate in quantità esenti”) dell’ADR.

Casi di esenzione per trasporti in colli

Sono esentate dalla nomina del consulente ADR anche le imprese la cui attività comporti la spedizione, il trasporto o l’imballaggio, il carico o lo scarico di merci pericolose confezionate in colli, nel rispetto delle seguenti condizioni:

  • per ogni operatore, è ammesso un limite massimo di 24 operazioni per anno solare e 3 operazioni per mese solare
  • ogni operazione deve rispettare i limiti quantitativi individuati alla tabella 1.1.3.6.3 dell'ADR ovvero alla sezione 1.1.3.6.4 dell’ADR, se tali merci appartengono a categorie di trasporto diverse;
  • ogni impresa deve predisporre un apposito registro interno, di monitoraggio del numero di spedizioni eseguite annualmente, integrato dei dati di classificazione e identificazione di ogni spedizione, data di esecuzione, tipo di confezionamento (genere di imballaggio, recipiente a pressione, IBC o grande imballaggio) e relativo quantitativo netto. Il registro dovrà essere compilato per ogni anno solare e dovrà essere archiviato (in modalità cartacea o digitale) per un tempo minimo di 5 anni e reso disponibile all'amministrazione in caso di richiesta.

    Sono comunque escluse da queste esenzioni le materie appartenenti alla classe ADR 7, ovvero materiali radioattivi.

Casi di esenzione per spedizioni occasionali

Sono esentate dalla nomina del consulente ADR le imprese la cui attività implichi lo svolgimento occasionale o saltuario, in ambito nazionale, di operazioni connesse alla spedizione, al trasporto, oppure ad una o più delle correlate attività di riempimento o scarico di merci pericolose, nei limiti e nel rispetto delle seguenti condizioni:

  • le materie devono essere caricate alla rinfusa oppure in cisterna
  • le materie devono essere assegnate al terzo gruppo di imballaggio (merci debolmente pericolose) o alla categoria di trasporto 3 o 4 (riferimento ai par. 1.1.3.6.3 e 1.1.3.6.4 dell’ADR)
  • il numero massimo di operazioni è di 12 per anno solare e di 2 per mese solare, con il limite massimo di 50 tonnellate di merci pericolose trasportate, per anno solare
  • ogni impresa deve predisporre un apposito registro interno, di monitoraggio del numero di spedizioni eseguite annualmente, integrato dei dati di classificazione e identificazione di ogni spedizione, data di esecuzione, tipo di confezionamento (rinfusa o cisterna) e relativo quantitativo netto. Il registro va compilato per ogni anno solare e dovrà essere archiviato (in cartaceo o digitale) per un tempo minimo di 5 anni e reso disponibile all'amministrazione su richiesta.

Sono comunque escluse dalle esenzioni le materie appartenenti alla classe ADR 7 (materiali radioattivi).

Casi di esenzione per esclusione dal campo di applicazione (luogo di ricezione corrispondente alla destinazione finale)

Sono esenti dalla nomina del consulente ADR le aziende unicamente destinatarie di spedizioni di merci pericolose, in colli, in cisterna oppure alla rinfusa, per le quali il luogo di ricezione si configuri come destinazione finale di tali merci.

Rientrano in questa categoria le imprese destinatarie che provvedono direttamente allo scarico dei colli ovvero le imprese destinatarie che affidano a terzi le attività di scarico colli, svuotamento di cisterne oppure scarico di merci alla rinfusa.

Gli obblighi del datore di lavoro in materia di ADR

In questo articolo abbiamo visto quali sono i casi di esenzione dalla nomina del consulente ADR, esplicitati dal D.M. 7 agosto 2023.

Anche trovandosi in un caso di esenzione, il datore di lavoro ha comunque l’obbligo di far rispettare le disposizioni dell’ADR e ottemperare alla formazione e informazione delle persone che svolgono attività inerenti alle merci pericolose, con la registrazione che deve essere conservata per 5 anni e resa disponibile all'autorità competente su richiesta.

In più, in caso di incidente grave, deve stilare la relazione d'incidente e inviarla alla Motorizzazione civile del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, come da par. 1.8.5.4 dell'ADR, riportando in copertina la condizione di esenzione.

In definitiva, capiamo quanto sia necessario essere in costante aggiornamento sulla normativa vigente.

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