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Come analizzare un infortunio (metodo Infor.MO)

Quando accade un infortunio a un lavoratore, all'azienda non rimane altro che imparare dai propri errori e fare in modo che non si verifichi più. Questa operazione si chiama "analisi dell'infortunio" e permette di individuare gli elementi che hanno reso possibile l'evento infortunistico. 

Una buona gestione degli infortuni, oltre a una coordinata azione di più ruoli dal punto di vista amministrativo, di emergenza e operativo,  prevede sicuramente questa fase per gli infortuni e incidenti accaduti, ma viene estesa anche ai mancati infortuni, che costituiscono una risorsa preziosissima di informazioni. L'analisi rileva una serie di criticità a cui dare seguito con azioni correttive o preventive. Ricordiamo inoltre che la valutazione dei rischi deve tenere conto di eventuali rivalutazioni o nuovi calcoli, nati a seguito di queste analisi.

Ci sono diversi metodi per analizzare un infortunio: in questo articolo spieghiamo gli elementi su cui si basa il metodo Infor.MO, messo a punto dall'INAIL. Qui invece puoi approfondire la funzione di gestione segnalazioni e infortuni.

Sbagliando si impara: il modello di analisi Infor.Mo

Il modello Infor.MO è uno strumento di analisi per aiutare ad esporre in maniera strutturata la dinamica infortunistica. Può applicarsi a qualsiasi tipo di evento, compresi i mancati infortuni o "near misses".  Scarica qui l'approfondimento INAIL che abbiamo reso disponibile nel formato A4 facilmente stampabile. Se vuoi consultare tutti gli approfondimenti Infor.MO li trovi qui.

 

La sequenza infortunistica

Gli elementi costitutivi di una sequenza infortunistica sono:

  • Incidente: particolare episodio che ha reso presente e incontrollata una "energia pericolosa" nell'ambiente lavorativo
  • Contatto: il momento in cui avviene lo scambio di "energia" tra ambiente e lavoratore
  • Danno: tipicamente un trauma, nella maggior parte dei casi

Nell'analisi dell'infortunio si parte dall'ultimo (il danno), a ritroso, per risalire al primo (incidente).

 

I fattori causali: determinanti e modulatori

  • Determinanti: fattori di rischio che concorrono al verificarsi di un incidente, aumentandone la probabilità
  • Modulatori: fattori che non influiscono sulla probabilità di accadimento, ma incidono sulla gravità del danno

I primi agiscono a monte dell'evento (incidono quindi sull'incidente), i secondi invece intervengono nel flusso (tra incidente-contatto e tra contatto-danno).

Sia determinanti che modulatori sono classificati in questi 6+1 fattori di rischio:

  • Attività dell'infortunato
  • Attività di terzi
  • Utensili, macchine, impianti
  • Materiali
  • Ambiente
  • Dispositivi di protezione individuale e abbigliamento

Trasversale a questi c'è il fattore "organizzazione del lavoro".

 

Una descrizione ordinata in 3 passi

Una buona descrizione di un evento contiene queste componenti:

  • Il Contesto lavorativo e organizzativo: l'ambiente di lavoro e l'attività in corso prima che accadesse l'infortunio
  • La sequenza infortunistica: la descrizione dell'incidente, del contatto e del danno
  • I fattori causali: i determinanti e/o modulatori che sono intervenuti nella dinamica complessiva

Più accurata e dettagliata è la descrizione, più elementi si possono raccogliere per l'analisi.

 

Un esempio di buona descrizione

Riportiamo qui di seguito l'esempio di una buona descrizione di infortunio e la relativa analisi secondo il metodo Infor.MO:

Il lavoratore, secondo le procedure in uso nella sua ditta, stava montando in strada delle pesanti luminarie natalizie; utilizzava solo una scala portatile semplice, appoggiata a parete, trovandosi con i piedi a circa 210 cm dal suolo e con le mani impegnate (contesto lavorativo e organizzativo). Ad un certo punto la scala scivolava e il lavoratore cadeva a terra e urtava le braccia contro il marciapiede, riportando la frattura di entrambi i polsi (sequenza infortunistica). Dagli accertamenti è risultato che il lavoratore usava una scala portatile, attrezzatura inadeguata per l'operazione da compiere; inoltre la scala stessa non era dotata di piedini antiscivolo (fattori causali).

Elementi costitutivi

  • Incidente: il lavoratore cadeva a terra
  • Contatto: urtava le braccia contro il marciapiede (il momento esatto nel quale avviene il danno)
  • Danno: frattura ai polsi

Fattori causali

  • Determinante 1 - Attività dell'infortunato: utilizzo di attrezzatura non idonea per l'operazione (scala portatile)
  • Determinante 2 - Utensili, macchine, impianti: la scala non era dotata di piedini antisdrucciolo
  • Modulatore: nessuno

 

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